Il collocamento obbligatorio in Italia non esiste più da tanti anni (un
tempo c’era). Esiste soltanto una procedura di collocamento obbligatorio per i
lavoratori disabili (che si voleva migliorare) e che viene osteggiata dalle
aziende.
Per i lavoratori disabili doveva essere una svolta. Ma la riforma entrata
in vigore il primo gennaio si preannuncia un percorso a ostacoli. Le piccole
aziende coinvolte nella nuova norma sono già in rivolta.
Quelle che impiegano almeno 15 dipendenti ora hanno l’obbligo (in cambio di sgravi) di assumere un lavoratore disabile, ma chi può sfugge. La novità doveva scattare nel 2017 ma nonostante il rinvio molte aziende sono impreparate: alcune non conoscono la normativa e altre hanno annunciato che non la rispetteranno. Poche, dunque, quelle che hanno già le carte in regola.
Quelle che impiegano almeno 15 dipendenti ora hanno l’obbligo (in cambio di sgravi) di assumere un lavoratore disabile, ma chi può sfugge. La novità doveva scattare nel 2017 ma nonostante il rinvio molte aziende sono impreparate: alcune non conoscono la normativa e altre hanno annunciato che non la rispetteranno. Poche, dunque, quelle che hanno già le carte in regola.
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