lunedì 6 giugno 2016

La Svizzera dice No al Reddito di Base Incondizionato


La Svizzera ha bocciato la proposta di introdurre il Reddito di Base Incondizionato
Il 76,9% dei cittadini svizzeri ha detto no. Per essere varata, la proposta avrebbe dovuto essere approvata da una doppia maggioranza, quella dei cantoni e dei votanti.
La proposta era ostacolata da tutte le componenti politiche di destra e di sinistra.
Per i promotori del referendum,  come Daniel Häni, non è un’utopia. “Il reddito di base incondizionato per tutti in Svizzera ha ottenuto il consenso del 20%, ossia di un votante su cinque. Questo significa che esiste un trend, che l’idea è stata lanciata”.

Al momento comunque la Svizzera  ha detto di No.  L’ottimismo è una buona cosa, ma la percentuale elevata dei no segna anche la difficoltà di modificare un modo generalizzato di pensare. Al momento prevalgono due convinzioni:  quella che i soldi da spendere per un simile provvedimento siano tanti;  e quella che dare un reddito di base possa influire negativamente sulla spinta a cercare un lavoro.

2 commenti:

  1. Sarai sicuramente deluso da questo esito referendario ma io no. Chi ti paga ti fa servo e sento tutto il pericolo di una simile situazione. Sarebbe diverso se fosse garantito un reddito a chi è in cerca di lavoro, quello sarebbe più che giusto.

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    1. Non mi aspettavo una vittoria in questo referendum, ma mi auguravo una percentuale ben più alta di adesione. Chi ti paga ti fa servo, hai detto bene; ma il salariato è sempre pagato da qualcuno. In Svizzera in qualche modo resta in vigore un welfare di gran lunga meglio dell'Italia.
      La soluzione di cui tu parli è stata quella che questo blog ha prospettato in Italia; ma in Italia tutto tace, siamo alla proposta di carità di 300 euro del Ministro Poletti, proposta che rimane allo studio, intanto c'è qualcuno che nella disperazione ci cade e non si riprende più.

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