Il 26 giugno 2013 il Senato ha bocciato una mozione del
Movimento 5 stelle che voleva buttare le basi per l’avvio dell’introduzione di
un Reddito minimo garantito.
Hanno votato
contro 181 Senatori (Pd, Pdl e Scelta Civica), a favore 50
Senatori (M5S e Sel), si sono astenuti i senatori leghisti.
La mozione intendeva impegnare il Governo: (qui la parte finale del testo della Mozione)
1) ad
assumere iniziative per introdurre il reddito minimo garantito, predisponendo
un piano che individui la platea degli aventi diritto, considerando come
indicatore il numero di cittadini che vivono al di sotto della soglia di povertà;
2) a
procedere al riparto delle risorse del fondo nazionale per le politiche sociali
concordato
in sede di conferenza delle Regioni, al fine di rendere queste risorse
immediatamente
disponibili alle Regioni stesse e quindi agli enti gestori;
3) a
reperire le risorse necessarie anche attraverso la lotta all'evasione fiscale e
l'incremento delle imposte sul gioco d'azzardo, e in particolare sulle
scommesse on line, nonché attraverso specifiche disposizioni volte alla
redistribuzione delle
"pensioni
d'oro";
4) ad
attuare specifiche politiche sociali e dell'occupazione per inoccupati e
disoccupati
tra i 30 e i 54 anni in generale, e per la donne inattive in particolare, quali
categorie a più alto rischio di povertà ed esclusione sociale.
Di ragionamenti se ne possono fare tanti, ma
sta di fatto che il Governo Letta non intende neanche prendere in
considerazione il reddito minimo garantito neanche a livello di studio.
Il
quantitativo di suicidi per disperazione che c’è stato in Italia a quanto pare
lascia indifferenti i Senatori dei partiti che sostengono questo Governo, MA L’EMEGENZA
PERMANE PER CHI NON HA REDDITI ED E’ DISOCCUPATO. Per uscire dalla situazione
di emergenza i Comuni debbono essere in grado di dare un aiuto ai cittadini che
versano in difficoltà e occorre conoscere quanti sono; un aiuto per non
ritrovarli per strada dopo uno sfratto esecutivo, un aiuto in attesa di
ritrovare un lavoro.
Se il
reddito minimo viene ad essere ancorato alla disponibilità a fare un lavoro non
si tratta di un esborso finanziario stratosferico; l’esborso avrebbe un carattere momentaneo e
verrebbe a cessare immediatamente in corrispondenza di un lavoro che si viene a
creare.
Dica con chiarezza Letta cosa intende fare.
Questo Blog dall’8 maggio 2013 ha iniziato a
diffondere questa ipotesi
Immagine – Giurlanno e la ruota della Storia – di Liborio
Mastrosimone – da http://libomast-digiart.blogspot.it
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