Dopo avere superato tutte le fasi di un
complesso e selettivo concorso a cattedre, al momento di coronare il sogno di
entrare in ruolo, lo scorso 7 agosto si è visto recapitare questo messaggio
dall’Ufficio scolastico regionale della Puglia: “Aspirante non convocato in
quanto non destinatario di proposta di nomina a tempo indeterminato per
superamento limiti d’età”.
Ha superato i 66 anni e viene escluso
Poco importa se altri suoi colleghi possono restare in
servizio con proroga fino a 70 anni e poco importa se gli occorreva ancora
qualche anno di lavoro per arrivare all’agognata meta dell’età minima
pensionabile.
“Vivo male questa esclusione: ho vinto il
concorso, mi mancano 2 anni per raggiungere il minimo pensionistico e il primo
settembre sarò senza stipendio e senza pensione per tutta la vita. …”.
Incongruenze vergognose di un Paese che civile non è.
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