Chi vuole
solo giovani dipendenti è autorizzato a licenziarli al compimento dei 25 anni. Il caso dei baby commessi di Abercrombie
& Fitch arriva, così, davanti alla Corte Ue.
La Corte non nega che la
licenziabilità del lavoratore intermittente al compimento del venticinquesimo
anno introduca una differenza di trattamento fondata sull’età. «Tuttavia -
spiegano i giudici Ue - tale differenza di trattamento è giustificata dalla
finalità di favorire l’occupazione giovanile. Infatti, i giovani sotto i 25
anni sono normalmente penalizzati sul mercato del lavoro dall’assenza di
esperienza professionale. Per controbilanciare tale situazione, il contratto
intermittente riservato agli infraventicinquenni consente agli stessi non tanto
di ottenere un lavoro stabile quanto piuttosto di avere una prima esperienza
lavorativa funzionale al successivo accesso al mercato del lavoro».
Il
lavoratore era stato assunto nel 2010 con contratto di lavoro intermittente a
tempo determinato, poi convertito a tempo indeterminato il 1 ° gennaio 2012. Il
26 luglio di quell’anno, però, era stato licenziato perché compiva 25 anni.
Altri dettagli su:
Resta
ingiustificabile un’assunzione a tempo indeterminato quando si conosceva la
prossimità di un licenziamento al compimento dei 25 anni. Cosa deciderà alla
fine la Cassazione? Poi quel povero giovane lavoratore che ha osato chiedere
chissà come farà a pagare le spese di una si lunga causa? (???)
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