lunedì 28 settembre 2020

Quota 100 - scusate se non moriamo prima

 

Quota cento sono 60 anni di età e 40 anni di contributi pagati

Il Conte 1;  5S + Lega,  stabiliva che c’era l’urgenza di attenersi a quota 100 e con almeno 62 anni - e 38 di contributi  si può andare in pensione. Ma tale trattamento vale fino al 31dicembre 2021. Dopo accade il miracolo che non si è più vecchi allo stesso modo di prima.

Ed il Conte 2;  5S + PD dice :  “Quota 100 è un progetto triennale di riforma che veniva a supplire a un disagio sociale. Non è all’ordine del giorno il rinnovo”.

Dal 1 gennaio 2022 si diventa vecchi a 67 anni e tutti gli anni di contributi conteranno ben poco, per andar  via prima. Tra le ipotesi al vaglio per il 2022, la previsione di una soglia di accesso alla pensione a 63 - 64 anni con 38-39 anni di contributi, con l’introduzione di penalizzazioni legate al calcolo contributivo.

CI DICONO che sarà, decisamente impegnativa la spesa pensionistica quest’anno, per un ammontare pari al 17% del PIL, record di sempre, che si aggiunge alla brusca frenata dell’economia nazionale per il 2020 stimata con una caduta del 10%.

 Chiediamo scusa se non moriamo e continuiamo a vivere.

Certo la questione pensionistica del futuro è: che ci troveremo con tanti di 70 anni che non sono riusciti a mettere insieme 30 anni di contributi, sarà questo lo stato dei fatti nel 2040.

 Allora la questione essenziale è un’altra: se Voi Amministratori di questo Stato,  non riuscite a creare le condizioni per lo sviluppo del lavoro dei giovani la condizione si andrà sempre più ad aggravare.

 Se quando si telefona per una prenotazione medica risponde un Computer, se ai caselli autostradali dobbiamo inserire la monetine perché manca l’omino, se la Pedemontana si paga addirittura con un abbonamento via internet, se la benzina ce la dobbiamo fare da soli, se nei binari delle stazioni non troviamo più i venditori di bibite ma dobbiamo servirci di macchinette, se in banca non vediamo più sportellanti e ci invitano a fare da soli ecc. ecc. ecc. chi volete che lavori. Allora dovete far pagare una barca di Tasse ai padroni delle macchinette, almeno per compensare il mancato introito di Contributi sociali. 

 Non potete rompere i coglioni ai giovani disoccupati dicendo che non vogliono andare a raccogliere l’UVA o i POMODORI; perché se regolarmente nei Comuni agricoli si fanno delle liste di collocamento per i lavori bracciantili con una paga ben definita  i giovani arriveranno,  e raccogliere l’uva può diventare perfino un bel lavoro all’aria aperta. Se invece si sa bene dove operano i caporali e non si manda la Polizia per debellare lo schiavismo, si stanno facendo solo chiacchiere per colpevolizzare giovani e vecchi e metterli gli uni contro gli altri.

Francesco Zaffuto

 

(immagine – “teschio 1 a” tecnica mista © liborio mastrosimonehttp://libomast1949.blogspot.com/)

 

Post inserito il 28/09/20


3 commenti:

  1. Mettere gli uni contro gli altri è pratica antica e sempre valida, visto come cadiamo regolarmente nella trappola del nemico. I tempi sono tristi in modo preoccupante e i miei figli già prevedono che non vedranno un euro di pensione.
    Qualcuno sta comunque lavorando per le casse Inps ed è il virus. Su quanti fronti dovremmo batterci...
    Bel post... leggendolo mi sono sentita a casa.

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    1. Nei fatti con la quota 100 per tre anni non abolirono la legge Fornero ma la congelarono. Alla fine del 2021 punto e a capo. Come hai ben detto i nemici sono tanti e mi rincresce tanto per i giovani che con questo andazzo la pensione non la vedranno o sarà così misera da sopravvivere a stento. Chi avrà fondi potrà sempre costruirsi una pensione privata, e magari godrà pure dei benefici fiscali mentre se la costruisce.

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  2. sono assolutamente d'accordo. l'atteggiamento mentale nel dibattito sociale non è cambiato e non tiene conto degli innumerevoli cambiamenti che intanto sono avvenuti nella società:

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