sabato 27 ottobre 2018

Grano duro, difendere la produzione agricola in Sicilia


Un Decreto ministeriale stabilisce, di fatto, che il Mezzogiorno dovrà produrre meno grano duro biologico. Provvedimento che colpisce, in particolare, la Sicilia, prima Regione italiana nell’agricoltura biologica.



Ricordo che mio padre faceva seminare un anno fave ed un anno grano e che bastava per rigenerare il terreno. Ho chiesto ad un mio amico Agronomo, Liborio Mastrosimone, un parere tecnico. (fr.z)

Il parere sell’Agronomo
Ricordi bene – per tutelare la fertilità del terreno esistono 1000 tecniche la migliore per mia esperienza personale era il DEBBIO” Pratica di bruciare le stoppie dei cereali dopo la mietitura, interrando poi le ceneri per migliorare il terreno” che sicuramente ricordi – oggi vietata - il Ministro Leghista Centinaio copre interessi industriali e di commercio internazionale – nella realtà siciliana il biologico ha permesso il proliferare di piccole aziende che producono prodotti trasformati biologici compresa la pasta(che non richiede grossi impegni finanziari) che venduta a prezzi vicini alla pasta tradizionale €0, 60/0,70 per gr.500 – contro € 1,20 per gr.500 di Voiello preparata con grano italiano prodotto anche al Nord, crea concorrenza

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