giovedì 2 agosto 2018

Sud d’Italia: 600mila famiglie senza lavoro


Secondo i dati anticipati dal Rapporto Svimez 2018: la leggera crescita nel Sud d’Italia, manifestatasi nel triennio 2015-2017, rischia di scomparire;  nel 2019 “si rischia un forte rallentamento dell’economia meridionale: la crescita del prodotto sarà pari a +1,2% nel Centro-Nord e +0,7% al Sud”.
I dati della mancanza di lavoro al Sud  sono sempre più allarmanti: il numero di famiglie meridionali con tutti i componenti in cerca di occupazione è raddoppiato tra il 2010 e il 2018, da 362 mila a 600 mila (nel Centro-Nord sono 470 mila)”.   Per i  giovani under 35: il saldo negativo di 310 mila occupati tra il 2008 e il 2017.
 Nel corso del 2017 l’incremento dell’occupazione meridionale è dovuta quasi esclusivamente alla crescita dei contratti a termine (+61 mila, pari al +7,5%) mentre sono stazionari quelli a tempo indeterminato (+0,2%).
C’è, inoltre,  una forte disomogeneità tra le regioni del Mezzogiorno: nel 2017, Calabria, Sardegna e Campania registrato un tasso di crescita che non si è avuto in Sicilia.
  Negli ultimi 16 anni hanno lasciato il Mezzogiorno 1 milione e 883mila residenti: la metà giovani di età compresa tra i 15 e i 34 anni, quasi un quinto laureati, il 16% dei quali si è trasferito all’estero. Quasi 800 mila non sono tornati. Anche nel 2016, quando la ripresa economica ha manifestato segni di consolidamento, si sono cancellati dal Mezzogiorno oltre 131 mila residenti.

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