mercoledì 26 marzo 2014

dimissioni in bianco dei lavoratori e voto alla Camera

Roma, 25 mar. - Con 300 voti a favore, 101 contrari e 21 astensioni l’Aula della Camera ha approvato la nuova legge che vieta la pratica diffusa delle dimissioni in bianco fatte firmare a lavoratrici e lavoratori al momento dell’assunzione e conservate dal datore di lavoro per la durata del rapporto.  A favore hanno votato Pd, Forza Italia, Sel, Psi, Cd, Fdi e Per l'Italia. Contrari M5s, Nuovo Centrodestra e Scelta Civica.  Una maggioranza ben diversa da quella che sostiene il Governo in carica, vediamo alcune prese di posizione e la legge votata.

Presa di distanza del Movimento 5 stelle
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Fin dal 2001 esiste l'ottimo istituto della convalida: quando una lavoratrice dà le dimissioni, deve poi confermarle presso i Centri per l'Impiego o le Direzioni territoriali del Lavoro, in modo da certificare ufficialmente che non sia stata costretta. Questo vale in particolare per
 donne giovani, neospose o neomamme.
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Su pressioni della lobby di Confindustria, vista nei corridoi della Camera a ronzare intorno ai deputati della maggioranza, infatti, ecco che a Montecitorio passa una legge che neutralizza la convalida... indovinate per quale categoria? Proprio per le lavoratrici giovani, neospose e neomamme! 
Le quali potranno ora, con comodo, firmare un moduletto in azienda e via andare. Con comodo del datore di lavoro, naturalmente, che
 potrà buttarle fuori senza dover più dare spiegazioni a nessuno.
E intanto, qualcuno continuerà a spellarsi le mani in TV per altre bugie sulla pelle delle donne. Altro che quote rosa.

Ecco la replica di SEL
Titti di Salvo risponde: «…. La legge contro le dimissioni in bianco che stiamo discutendo in aula, che introduce il modulo con numerazione progressiva previsto nel 2007 e eliminato dall’allora ministro del governo Berlusconi Sacconi, previene l’abuso e il ricatto. La convalida di cui parla a sproposito Grillo (e ovviamente i suoi deputati) prevede che il ricatto sia già avvenuto e che con un questionario presso l’ispettorato del lavoro si riesca a capire l’intenzione del lavoratore o della lavoratrice. Solo in 30 casi su decine di migliaia di verifiche e di convalide l’ispettorato del lavoro ha stabilito che c’era un abuso. Grillo può dirci se secondo lui i casi di dimissioni in bianco erano soltanto 30? Il punto è proprio questo: il modulo numerato (a costo zero scaricabile da internet) che ha una scadenza di 15 giorni, previene il ricatto, tutto il resto (cioè la legge Fornero) è un tortuoso meccanismo di verifica ex post, di cui l’onere della prova è a carico della lavoratrice e del lavoratore».

Qui il link del testo Integrale della legge proposta da SEL

Nota del blog Crea pane e lavoro

L’introduzione di un modulo che dà la certezza temporale è utile per evitare l’abuso di dimissioni date al momento dell’assunzione; forse, vista la delicatezza del problema , l’introduzione del nuovo modulo si può conciliare mantenendo gli aspetti di controllo dell’ispettorato;  ma non volere porre un rimedio alla situazione attuale non è certo una buona cosa.  Chissà se questa legge passerà al Senato,  e come voteranno gli alleati di governo  in quell’aula ?

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