7 morti e due feriti gravi, a Prato in una
fabbrica – dormitorio gestita da
imprenditori cinesi.
il
presidente della Regione, Enrico Rossi, sostiene
che "questa tragedia l'abbiamo sulla coscienza tutti. Occorre andare più a
fondo nella denuncia della più grande concentrazione di lavoro nero in Italia.
Siamo sotto la soglia dei diritti umani".
Sono anni che si sapeva dell’esistenza
di queste fabbriche. Una imprenditoria straniera spregiudicata si è inserita
nella piaga del lavoro nero che in Italia è stata sempre ben tollerata, e per
tollerare il lavoro in nero italiano si tollera quello della imprenditoria
straniera.
Gli imprenditori tutti debbono essere
obbligati ad assumere almeno il 50% della manodopera da liste di collocamento
pubbliche, è il solo modo per evitare le sacche di sfruttamento occulte.
L’assunzione di una percentuale obbligatoria
di operai attraverso liste di collocamento pubbliche e il controllo degli ispettorati del lavoro
sono gli strumenti per contrastare il lavoro nero. Libertà di mercato e di impresa non può
significare assenza di regole e di controlli.
Qui la proposta di legge che questo blog ha
inviato ai parlamentari
Nessun commento:
Posta un commento
Tutti i commenti e i contributi sono benvenuti, la redazione si riserva, in via di autotutela, di eliminare commenti che incitano alla violenza o con carattere offensivo verso terzi.