venerdì 17 aprile 2015

non si può morire di lavoro a 21 anni

Klodian Elezi, 21 anni, morto sul lavoro –
11 aprile ha fatto un volo di 5 metri, all’interno del cantiere della Teem, sbattendo la testa e morendo sul colpo, da un ponteggio dove lavorava senza alcuna imbracatura.
- era integrato e benvoluto nel suo paese a Chiari nel bresciano

avevano bisogno di accelerare i lavori del cantiere Teem, anche a fronte dell'ormai imminente inaugurazione di Expo. 

Whirlpool annuncia 1.350 esuberi in Italia

Un esempio di investimenti esteri in Italia
1350 licenziamenti in tutta Italia: è il piano industriale presentato dalla Whirpool oggi ai sindacati e governo al Mise. 1.200 persone perderebbero il lavoro nelle fabbriche, mentre 150 nel centro di ricerca e sviluppo di None, in Piemonte.Per farlo si chiudono due stabilimenti: quello della Indesit, marchio acquistato dalla multinazionale USA, a Caserta, e quello di Albacina. Fortemente contrari sia i sindacati che il governo. Gli operai Indesit di Albacina, appresa la notizia, hanno bloccato la provinciale e la superstrada Ancona-Roma. Poco fa hanno tolto il blocco. Su questo stabilimento la dirigenza della multinazionale ha detto che non ci saranno licenziamenti, ma i lavoratori dovranno trasferirsi a Melano, a 8 km di distanza. Per la Fiom ”quello presentato è un piano che, se da un lato contiene scelte industriali importanti in termini di investimenti e volumi produttivi, con il rientro di produzioni attualmente fatte in Cina, in Turchia e in Polonia, dall’altro contiene la decisione di chiudere stabilimenti che non possiamo condividere”.
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mercoledì 15 aprile 2015

Falsi braccianti di uno Stato approssimativo

 Ennesima maxi truffa all'Inps scoperta dalla Guardia di Finanza di Corigliano che ha denunciato  800 falsi braccianti agricoli nella zona di Sibari. 
Complessivamente le giornate agricole falsamente dichiarate sono risultate ben 50 mila,  la disoccupazione agricola e la malattia in questo modo è stata fatta pagare dall'Inps.
Nel nostro paese non si vuole mettere ordine nel collocamento, sono stati resi inutili i centri di collocamento e le liste di attesa, in questo modo le risorse vanno dove non dovrebbero andare e chi versa in condizioni disperate non ha un minimo aiuto. Questo blog sin da quando è nato porta avanti  una campagna per l’indennità di disoccupazione universale a tutti i disoccupati e per la reintroduzione delle liste di collocamento. Si può fare e non lo si vuole fare.

martedì 14 aprile 2015

A regola d’arte

Il crollo sugli alunni di una scuola di 5 metri quadrati di intonaco di un tetto assume un rilievo particolare quando nella scuola era già stata completata la ristrutturazione da pochi mesi
Se il tetto era stato rifatto non poteva crollare, se non era stato rifatto vuol dire che non era stato controllato per le parti ammalorate o erano state solo coperte le parti ammalorate con una imbiancatura.
 Un vecchio muratore  era in grado di tirare su una casa con tutti i requisiti di sicurezza, un’impresa di oggi con tanti mezzi riesce a fare disastri; la responsabilità va ricercata nella corruzione e nella mancanza di competenza.
E’ evidente che i lavori non erano stati fatti a regola d’arte.
Lavorare a regola d’arte non è un fatto burocratico, non è solo riempire dei certificati di conformità, significa: utilizzo delle tecniche più appropriate per la realizzazione del manufatto; utilizzo dei materiali migliori per resistenza, durata e sicurezza;  utilizzo di manodopera qualificata in grado di comprendere i processi di lavorazione.
Lavorare a regola d’arte significa maggior possibilità di lavoro;  il lavoro fatto bene non fa sprecare denaro pubblico e fa aumentare la stessa l’occupazione. (f.z.)


lunedì 13 aprile 2015

Contratti a tempo indeterminato e il facile ottimismo

Nei primi due mesi del 2015, i nuovi rapporti di lavoro a tempo indeterminato stipulati in Italia, rilevati da Inps, sono stati 307.582, il 20,7% in più rispetto all'analogo bimestre del 2014. Se si considerano anche le conversioni a tempo indeterminato di rapporti a termine e gli apprendisti “trasformati” in tempo indeterminato, sono 403.386 i nuovi rapporti di lavoro a tempo indeterminato stipulati nel primo bimestre dell’anno (in questo caso la variazione rispetto allo stesso periodo del 2014 è di +12,3%). Pertanto la quota di nuovi rapporti di lavoro stabili è passata dal 37,1% del primo bimestre 2014, al 41,6% dei primi due mesi del 2015. Resta però sotto il livello del 2013, quando il lavoro stabile era al 43,85% del totale.
Sul versante delle assunzioni a termine si registra un calo del 7% e anche per l'apprendistato, sempre nel primo bimestre dell'anno, si vede una flessione dell'11,3%.


Quello che è accaduto nei primi due mesi del 2015 si può spiegare con la scelta fatta da alcune imprese di trasformare alcuni contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato per fruire delle agevolazioni economiche del governo. Il fenomeno in sé non è negativo ma nei fatti è ben limitato nei suoi effetti: costa alla collettività nel suo complesso, migliora leggermente il rapporto di lavoro per i nuovi assunti a tempo indeterminato (leggermente visto che saranno licenziabili con le nuove regole a tutele crescenti),  ma  non produce nuovi posto di lavoro. I posti di lavoro sono legati all’aumento della produzione e la produzione è legata all’aumento degli investimenti. Intanto gli investimenti privati non tendono ad aumentare e gli investimenti pubblici sono in ritirata per la scelta un po’ miope che lo Stato deve privatizzare tutto. (f.z.)

sabato 11 aprile 2015

1,5 miliardi e il Pronto Soccorso Italia

Tra le pieghe del Def Renzi dice che ci sta un piccolo tesoretto di 1,5 miliardi da poter spendere. Qualcuno avanza l’ipotesi di destinarlo ai più disagiati, il premier non ha preso ancora una decisione, sarà presa in una prossima seduta di Governo. Andare a destinare questa somma ai più disagiati è come dire: “mi sono restati degli spiccioli, tenete ….”  e via, ecco il lavaggio delle coscienze con la carità. Il Presidente Renzi  il Reddito di cittadinanza o di sopravvivenza doveva metterlo come primo punto delle azioni di governo, perché era la questione più urgente da affrontare, ma ha voluto fare altro (e nell’altro c’è stata anche la scelta degli 80 euro). Considerata l’iniziale urgenza si può ben dire che Renzi è stato, fino ad ora, il peggior medico del Pronto Soccorso Italia.
francesco zaffuto


mercoledì 1 aprile 2015

Braccianti rumeni come schiavi

Catania, sette persone arrestate per caporalato: sfruttavano e maltrattavano braccianti rumeni
Un  "caporale" che gestiva la "manodopera" In un'intercettazione telefonica replica a chi gli contesta l'assenza dai campi: «io mandare operai... a te che interessa, che devo lavorare io per forza?». E all'interlocutore che gli chiede: «Ah.. tu fai il padrone?», risponde: «certo». 


immagine: Van Gogh – piantatori di patate